January 29, 2012

Diminuiscono nel nissenoi furti a danno dei beni culturali - Il Giornale di Gela

Diminuiscono nel nissenoi furti a danno dei beni culturali - Il Giornale di Gela

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January 29, 2012

Ecco i dati regionali del Nucleo Ambientale dei Carabinieri

Diminuiscono nel nisseno
i furti a danno dei beni culturali

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Scritto da redazione
Sabato 28 Gennaio 2012 - 14:09

Palermo - Anche quest'anno i Carabinieri del Tutela Patrimonio Culturale della Sicilia hanno presentato il consuntivo relativo alle attività preventive e repressive in difesa del patrimonio culturale siciliano. I dati provengono dalla Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti, costantemente alimentata dai Carabinieri del T.P.C. e che, oggi, è la più grande memoria informatica del mondo per la tematica oggetto di tutela.

I numeri relativi alle attività delinquenziali in danno dei beni culturali dell'isola, rapportati a quelli dello stesso periodo del 2010, sono i seguenti: 61 furti, due in meno rispetto al 2010, di cui 2 nei musei, 8 negli enti pubblici, 32 nelle chiese e 19 in abitazioni private.

In particolare così suddivisi nelle province: 7 ad Agrigento, 5 a Catania, uno ad Enna, 8 a Messina, 25 nel palermitano, due nel ragusano, 3 nel siracusano, 10 a Trapani e nessuno a Caltanissetta. La statistica mostra un calo dei furti di opere d'arte, in parte spiegabile anche attraverso l'intensificarsi delle attività di controllo al mercato, sia quello di tipo tradizionale, esercizi commerciali, fiere e mercatini, sia al nuovo mercato telematico, siti web ecc. ad eccezione dei furti nelle chiese. Nell’ambito dell’attività preventiva i militari del Nucleo hanno portato a termine 740 controlli ed ispezioni, in tutte le province siciliane, di seguito suddivisi in dettaglio:

- 118 verifiche sicurezza a musei, biblioteche e archivi;
- 183 controlli ad aree archeologiche;
- 97 controlli ad aree tutelate da vincolo paesaggistico;
- 230 controlli esercizi antiquariali, commerciali e privati;
- 112 controlli ai mercati e fiere antiquariali;

In totale sono stati elevati 12 sanzioni amministrative per inosservanza degli obblighi previsti a carico dei commercianti. Un dato importante è l’aumento dei furti ai danni di chiese ed enti religiosi, determinato da una grande quantità di edifici di culto presenti nel territorio siciliano, anche se le varie diocesi siciliane hanno migliorato i sistemi di sicurezza e di allarme e hanno avviato la completa catalogazione informatica dei beni chiesastici. I beni culturali recuperati nel 2011 sono di seguito suddivisi in dettaglio:
- 1.502 beni archeologici;
- 871 beni paleontologici;
- 47 beni d'antiquariato;
- 6 beni librari e archivistici;
- 4 beni artistici falsi;
per un totale di 2.430 oggetti del Patrimonio Culturale, quantificabili in un valore commerciale di poco di un milione di euro che nel corso del 2011 sono stati restituiti, attraverso musei, chiese, soprintendenze, alla fruizione della collettività e dei privati.

Il dato numerico relativo ai reperti archeologici e paleontologici recuperati è sintomatico di una situazione endemica di saccheggio dei siti archeologici e paleontologici siciliani, da parte di tombaroli, che difficilmente può avere riscontro attraverso le segnalazioni e le denunce di simili tipologie di reato (scavo clandestino). Le segnalazioni di scavo clandestino nei siti archeologici siciliani, pervenute al Nucleo Carabinieri Tutela Culturale da tutte le soprintendenze dell'isola, relativamente al 2011, sono state 20 a fronte delle 15 del 2010. Tra le attività di carattere repressivo più significative, che hanno visto impegnati i Carabinieri, vi e stata quella relativa al rimpatrio, a seguito di rogatoria internazionale, di un reperto archeologico ”lekanis” di Centuripe (Enna), precedentemente individuato sul mercato telematico australiano E-Bay e successivamente recuperato in Portogallo, nel mese di novembre 2011.

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Ultimo aggiornamento: Sabato 28 Gennaio 2012 - 15:17



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